
Tutti i sistemi di e-learning devono prevedere alcuni elementi essenziali, che sono:
- l’utilizzo della connessione in rete per la fruizione dei materiali didattici e lo sviluppo di attività formative basate su una tecnologia specifica, detta “piattaforma tecnologica” (learning management system, LMS);(Un learning management system (LMS), traducibile in italiano con Sistema di gestione dell’apprendimento è la piattaforma applicativa (o insieme di programmi) che permette l’erogazione dei corsi in modalità e-learning al fine di contribuire a realizzare le finalità previste dal progetto educativo dell’istituzione proponente. Il learning management system presidia la distribuzione dei corsi on-line, l’iscrizione degli studenti, il tracciamento delle attività on-line. Gli LMS spesso operano in associazione con gli LCMS (learning content management system) che gestiscono direttamente i contenuti, mentre all’LMS resta la gestione degli utenti e l’analisi delle statistiche).Principi generali
- l’impiego del personal computer (eventualmente integrato da altre interfacce e dispositivi) come strumento principale per la partecipazione al percorso di apprendimento;
- un alto grado di indipendenza del percorso didattico da vincoli di presenza fisica o di orario specifico;
- il monitoraggio continuo del livello di apprendimento, sia attraverso il tracciamento del percorso che attraverso frequenti momenti di valutazione e autovalutazione;
- la valorizzazione di:
- multimedialità (effettiva integrazione tra diversi media per favorire una migliore comprensione dei contenuti);
- interattività con i materiali (per favorire percorsi di studio personalizzati e di ottimizzare l’apprendimento);
- interazione umana (con i docenti/tutor e con gli altri studenti – per favorire, tramite le tecnologie di comunicazione in rete, la creazione di contesti collettivi di apprendimento).
L’insegnamento in linea sfrutta le potenzialità rese disponibili da Internet per fornire formazione sincrona e/o asincrona agli utenti, che possono accedere ai contenuti dei corsi in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione internet. Questa caratteristica, unita alla tipologia di progettazione dei materiali didattici, portano a definire alcune forme di teledidattica come “soluzioni di insegnamento centrato sullo studente”.
La definizione di didattica a distanza la dà il ministero dell’Istruzione nella Nota 388 del 17 marzo 2020. Le attività di didattica a distanza, come ogni attività didattica, prevedono la costruzione ragionata e guidata del sapere attraverso un’interazione tra docenti e alunni. Qualsiasi sia il mezzo attraverso cui la didattica si esercita, non cambiano il fine e i principi. Si tratta pur sempre di dare vita a un “ambiente di apprendimento” da creare, alimentare, abitare, rimodulare di volta in volta.
Il collegamento diretto o indiretto, immediato o differito, attraverso videoconferenze, videolezioni, chat di gruppo; la trasmissione ragionata di materiali didattici, attraverso il caricamento degli stessi su piattaforme digitali e l’impiego dei registri di classe in tutte le loro funzioni di comunicazione e di supporto alla didattica; l’interazione su sistemi e app interattive educative propriamente digitali: tutto ciò è didattica a distanza.